Una delle serie TV di punta di Netflix “La casa di carta“, con il volume 2 della Parte 5 è giunta al termine e, dopo averla attentamente vista ed esaminata, possiamo finalmente portarvi la nostra recensione del finale tutt’altro che scontata, così come la trama di questi ultimi 5 episodi!
In data 3 dicembre, Netflix ha reso disponibile il volume 2 della Parte 5, noto soprattutto per comprendere i cinque episodi conclusivi della serie che, nel corso degli anni, ha avuto i suoi alti e bassi.
Tuttavia, nonostante la conclusione della serie, Netflix sta progettando uno spin-off sul personaggio di Berlino in arrivo nel 2023 (Qui l’annuncio ufficiale).
ATTENZIONE:
Durante la lettura di questa recensione, potreste incontrare degli spoiler sulle 5 stagioni della serie TV “La Casa di Carta”. Se non avete visto la serie e/o avete intenzione di vederla, vi invitiamo a tornare all’interno della home page di editings.eu.

Recensione “La casa di carta (Parte 5 volume 2)” – Un finale tra reclusione e libertà
Il quinto episodio della Parte 5 ci ha lasciato con la morte di Tokyo che ha spezzato il cuore alla banda e a tutti i fans. Sacrificatasi per proteggere i compagni della banda, dal Professore a Rio.
La serie ha così perso un personaggio che è stato colonna portante della trama di essa, narrandola e dando il massimo per portare a termine la missione che ha dato inizio alla rapina più grande della storia.
Il secondo volume della Parte 5 non è altro che la conseguenza di una guerra dove non esistono buoni o cattivi, bensì solo sangue e voglia di vincere, senza alcuna pietà, contro il proprio avversario.
La banda, infatti, dovrà fare i conti con un forte lutto e con degli agguerriti militari che daranno molto filo da torcere ai personaggi, alle strette a causa di crolli emotivi e battibecchi che rischiano di buttare al vento una missione con un piano già andato a rotoli.
Si procede senza un piano, inconsapevoli di come il tutto andrà a finire. Senza un piano, senza una meta, senza supporto esterno. Il tutto è affidato al destino…

Solita minestrina riscaldata… o forse no!
Bisogna ammetterlo: La casa di carta, a partire dalla terza stagione, ha perso un po’ di smalto. Questo è dovuto ad una storia ed una narrazione ormai scontata, che ha fatto molta fatica a tener testa alle prime due parti. Sebbene i fans abbiano avuto modo di approfondire le relazioni e i legami all’interno della banda, le vicende risultavano inutilmente estremizzate e ripetitive, come se non si giunesse a nessuna conclusione.
Aspetti molto criticati nella nostra scorsa recensione che, nel Volume 2 della Parte 5 de La casa di carta, sono stati sorprendentemente stravolti!
Infatti, abbiamo avuto modo di apprezzare vera azione ambo le parti.
Da una parte il Professore alle prese con la fuggitiva Alicia Sierra che, dopo il parto, riesce a scappare (quasi furtivamente) dal rifugio segreto e dare scacco matto per riprendere in mano la sua vita dopo le accuse da parte del colonnello Tamayo.
Dall’altra, invece, abbiamo i membri restanti della banda che, dopo essersi rassegnati al lutto e all’ormai quasi scomparso Professore, si danno da fare in autonomia per portare a termine la missione: ovvero scappare con tutto l’oro della Banca di Spagna.
Ed è questa la chiave che ha stravolto totalmente le carte in tavola ed eliminato la monotonia che, ormai, caratterizzava la serie durante le ultime stagioni. Un po’ meno apprezzati i numerosi flashback su Berlino che, come al solito, per quanto utili ai fini della trama, vengono inseriti nel vivo dell’azione.

Un concentrato di emozioni
La casa di carta (Parte 5 – volume 2) ci pone di fronte a molti scenari di suspense, ma soprattutto di sentimento tipico da soap. Tutto questo è colmato dalle storie dei personaggi che, nel corso degli anni, abbiamo imparato a conoscere e ad amare uno per uno.
Protagonisti indiscussi di quest’ultima parte, senza dubbio, gli alti e bassi tra Denver, Monica e Manila che ci hanno tenuto col fiato sul collo con una situazione sentimentale in bilico, senza contare le emozionanti parole di Raquel Murillo (Lisbona) e Sergio Marquina (Professore) nel finale.
Azzeccata anche la storia di Berlino che, purtroppo, non si conclude nel migliore dei modi, lasciando un vuoto che difficilmente verrà colmato…
Insomma, abbiamo visto un volume che si è davvero impegnato per mettere tutte le carte in tavola e far vivere la magia quasi paragonabile ai primissimi episodi della serie TV, puntando sulla sospesione e sulla suspense che centrano in pieno l’obbiettivo di tenere lo spettatore incollato allo schermo!
La casa di carta (Parte 5 – Volume 2) – Un finale senza buoni e cattivi
O vinciamo tutti e due, o perdiamo tutti e due…
Sergio Marquina “Il professore”
È questa la frase celebre del finale de La casa di carta (Parte 5 – Volume 2) dove, all’apparenza, le forze dell’ordine guidate dal colonnello Tamayo riescono a fare irruzione all’interno della Banca di Spagna e immobilizzare tutti i membri della banda, nella speranza di recuperare l’oro rubato dalla banda del Professore, ma sottratogli sotto il naso dal figlio di Berlino che conosceva il piano nel dettaglio.
La guerra si conclude quando la sparizione di tutto l’oro provoca una grande crisi nel mercato spagnolo. Ed è qui che tutti i ruoli crollano. Non esistono più buoni o cattivi, ma solo una grande crisi da cui bisogna uscire!
Cos’è l’oro di un Paese? È un’illusione… un supporto psicologico
Sergio Marquina “Il professore”
Ed è solo così che Tamayo accetta, dopo tante suppliche, di scambiare la quantità d’oro con l’equivalente in ottone. Lasciandoci per un breve periodo con l’illusione dell’uccisione di tutti i membri della banda (Escluso Denver). Un vero e proprio colpo al cuore…
Ed è con il fantastico sottofondo di Fix You che la più grande rapina di tutti i tempi si conclude nel migliore dei modi, con un piccolo segreto di Stato e con l’accordo tra Professore e Tamayo che assicurerà a tutta la banda una nuova vita.
Ed è così che una delle più grandi serie del momento si conclude. Per sempre.
Il resto è storia…
Che cosa ne pensate? Siete soddisfatti di questo finale de La casa di carta (Parte 5 – Volume 2) e cosa ne pensate di questa recensione?
Fateci sapere la vostra opinione con un commento!